''Questo e' il collasso del capitalismo. E' il collasso della societa' in cui viviamo. Mi avevano chiesto molte volte di tornare a Wall Street. Avevo sempre detto no: i sequel non mi piacciono. Poi e' arrivato il 2008: un cataclisma che ha cambiato la nostra vita. Una mazzata sui sogni dell'America e anche la fine della sua eta' imperiale. Non potevo non raccontarlo''. A pochi giorni dall'uscita negli Stati Uniti (in Italia arrivera' a ottobre) di 'Wall Street - Money never sleeps' il regista Oliver Stone si racconta ai lettori di 'Sette', in edicola da giovedi' 30 settembre. Il nuovo lungometraggio, un atto d'accusa sulla crisi del capitalismo, arriva 23 anni dopo l'acclamatissimo 'Wall Street'.
A proposito degli effetti della crisi il regista afferma: ''l'impero americano non c'e' piu'. L'era in cui gli Stati Uniti si facevano carico dei problemi finanziari, morali e sociali di gran parte del mondo e' finita. Non possiamo piu' essere un poliziotto planetario''.